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RESPIRARE MEGLIO

per contrastare i dolori e avere un sistema immunitario forte

Giornalmente effettuiamo 20.000 atti respiratori, durante i quali il diaframma e i polmoni lavorano per portare ossigeno al nostro corpo ed espellere l’anidrite carbonica prodotta.

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Vari studi prospettano che nel futuro prossimo il numero di persone soggette da patologie cardio-respiratorie aumentino, così come il numero di persone che soffrano di problematiche respiratorie.

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Il COVID-19 e le sintomatologie restanti mettono a dura prova un sistema, quello respiratorio, che già è affaticato e continuamente sotto stress.

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Già gli Indiani nello YOGA, ma anche tutte le altre culture dell’antichità, hanno sottolineato l’importanza del respiro per contrastare i dolori fisici e soprattutto stimolare il sistema immunitario.

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Attraverso il respiro il nostro corpo porta sangue ricco di ossigeno nei distretti corporei, questa vascolarizzazione permette l’eliminazione di cataboliti e altri elementi di scarto, che possono aumentare la probabilità di infiammazioni

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Respirare correttamente ha inoltre molteplici benefici sulla postura, sui muscoli e sulle attività metaboliche e celebrali

In seguito, vi proponiamo 3 esercizi semplici per respirare meglio. 

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Per ulteriori esercizi o per una valutazione del respiro, o semplicemente per approfondire questo tema, siamo a vostra disposizione.

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VI ASPETTIAMO IN STUDIO CON TANTI ALTRI ESERCIZI RESPIRATORI. 

 

Esercizio 1

Esercizio 1

con Valentina Merler

Il primo esercizio è chiamato respiro diaframmatico o respiro di pancia.

Ci posizioniamo sdraiati sulla schiena e mettiamo una mano sulla pancia e una sul petto.

Inspiriamo l’aria con il naso e cerchiamo di espandere bene la cassa toracica e di far scendere l’aria anche nella pancia. La pancia si dovrebbe gonfiare come un palloncino e la mano, posizionata sull’addome viene spinta verso l’alto.

Nell’espirazione, cerchiamo di iniziare dal basso, portando l’ombelico verso la colonna vertebrale, ci possiamo aiutare anche con la mano, e come un soffietto per camino (bouffadou), la pancia si svuota e successivamente i polmoni fino al completo svuotamento dei polmoni. 

E’ importante fare l’esercizio da sdraiati, per non incorrere in qualche giramento di testa per via dell’iperventilazione.

Ripetere l’esercizio per 5 volte e successivamente attendere un attimo prima di rimettersi in piedi.

Preferibilmente eseguire il respiro sempre attraverso il naso.

L’esercizio è utile anche per attivare la peristalsi intestinale e i muscoli dell’addome (muscolo trasverso/obliqui).

Esercizio 2

Esercizio 2

con Francesco Bergo

Nel secondo esercizio introduciamo un elemento importante, il fatto di attribuire un valore numerico ai nostri atti respiratori.

L’esercizio si chiama tecnica del 4/7/8 inventata dal medico americano Andrew Weill.

Possiamo eseguire l’esercizio da seduti o sdraiati.

Inspiriamo dal naso e durante la fase di inspirazione contiamo fino a 4 secondi, cercando di riempire bene i polmoni.

La seconda fase prevede un trattenere il respiro a polmoni pieni per 7 secondi. Semplicemente mantenendo l’aria dentro contiamo fino a 7.

La terza fase prevede una espirazione lenta attraverso la bocca – 8 secondi. Cerchiamo di non aprire tutta la bocca, ma di tenere le labbra leggermente aperte, come se volessimo dare un bacio e buttiamo fuori l’aria.

Ripetiamo l’esercizio per 4 volte.

Nel caso avessi dei giramenti di testa durante l’esercizio posso tra una ripetizione e l’altra nuovamente introdurre una piccola pausa 4 secondi.

Ottimo esercizio per combattere lo stress e facilitare il sonno.

Esercizio 3

Esercizio 3

con Christian Villella

Il terzo esercizio di respiro è chiamato Wim Hof Breathing Exercise (esercizio di respiro).

Wim Hof, chiamato l’uomo dei ghiacci, riesce tramite questa tecnica a migliorare la vascolarizzazione del proprio corpo, per poi esporsi al freddo per molto tempo.

L’esercizio prevede 5 passi.

È importante trovare una posizione comoda per effettuare il ciclo di respiro.

1. Inspirare tramite il naso e riempire bene i polmoni.

2. Espirare tramite la bocca con labbra leggermente chiuse, come se volessi spegnere una candela.

3. Ripetere punto 1 e 2 per 30 volte.

4. Dopo l’ultima espirazione, mantenere i polmoni vuoti e valutare quanto tempo è possibile restare senza inspirare.

5. Successivamente inspirare profondamente e mantenere i polmoni pieni per 10 – 20 secondi.

Ripetere i 5 passaggio 3 volte.

L’esercizio è impegnativo, e nel caso di problematiche cardiovascolari o polmonari si sconsiglia di utilizzare tale esercizio, se non la supervisione di un esperto. 

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